La
comunità astrofisica mondiale sta studiando da diversi anni le
modalità di realizzazione di un
super array di radio telescopi lo
SKA – Square Kilometre Array, con sensibilità superiori a 50 volte
i più avanzati radiotelescopi. Molti paesi hanno già da tempo
investito nello sviluppo delle tecnologie abilitanti e molti
dibattiti sulle potenzialità scientifiche di questa infrastruttura
sono in corso, indentificando quali asset d’investigazione
argomenti quali: “Galaxy
evolution,
cosmology
and
dark
energy”,
“Strong-field
tests
of
gravity
using
pulsars
and
black
holes”,
“Probing
the
Dark
Ages”,
“The
origin
and
evolution
of
cosmic
magnetism”,
“The
cradle
of
life”.
Il lavoro sin ora svolto sta per culminare in una nuova fase di
progettazione che dovrebbe consentire l’inizio delle attività
osservative a partire dal 2018. L’Italia è già presente nel
dibattito sin dalle prime fasi attraverso le sue realtà scientifiche
ed industriali, ma considerata il crescente d’interesse verso lo
strumento e le sue potenzialità scientifiche e tecnologiche ed in
vista delle prossime importanti scadenze internazionali del progetto,
si rende opportuno un momento di confronto di tutta la comunità
scientifica italiana potenzialmente interessata per tracciare, in
maniera corale e sinergica, una via italiana allo SKA.